differenza tra un Lt di olio e un Kg di olio
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La lebbra delle olive si manifesta in autunno, il periodo delle maggiori precipitazioni atmosferiche in molte regioni.
La malattia è provocata da un fungo e solitamente si manifesta essenzialmente sui frutti, che in questo periodo dell’anno sono quasi giunti a maturazione, rappresentando un grosso problema per la produzione, perché le olive colpite cadono prematuramente con una resa della raccolta ridotta e perché in fase di produzione di spremitura producono un olio rossastro, di scadente qualità e molto torbido, con un alto grado di acidità.
All’aspetto i frutti colpiti si presentano macchiati da piccole pustole di forma tondeggiante, dalla superficie raggrinzita e dal colore bruno nerastro assai visibile, ed anche con pustole color marrone o rosato.
Lo stesso avviene su foglie e rametti giovani quando anch’essi sono colpiti dall’infezione, ed anche le foglie infestate cadono come i frutti.
La lotta contro la lebbra dell’ulivo si effettua essenzialmente attraverso il lavoro di prevenzione, attuando cioè tutta una serie di monitoraggi che possano far intuire la presenza ed il grado di sviluppo dell’infezione.
Tra le lotte di tipo biologico sono consigliate tutte quelle operazioni che possano togliere il terreno di coltura al parassita, ovvero la presenza di microclimi umidi tra il fogliame, provvedendo a drenare l’acqua in eccesso sul terreno e sfoltendo con potature le chiome troppo fitte. Dal punto di vista chimico si ricorre a prodotti rameici, come la poltiglia bordolese oppure il clortalonil.
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