differenza tra un Lt di olio e un Kg di olio

Non tutti sanno che un litro di olio non equivale ad un Kg , vediamo un po’ di capire il perché con l’esempio riportato qui di seguito: la d...

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mercoledì 11 gennaio 2012

 senzaimbrolio-297x300Anche quest’anno il mercato dell’olio made in Italy, é pur troppo vittima del solito problema della contraffazione, un prodotto orgoglio del nostro paese oltre ad essere un’icona della dieta mediterranea “l’olio extra vergine di oliva” made in Italia al centro della truffa con una grave decadenza della qualità garantita dal prodotto made in Italy al 100%.

Il problema é sempre lo stesso la miscelazione di oli scadenti spesso provenienti da paesi comunitari e non, miscelati con piccole quantità di olio Italiano ed in seguito imbottigliato in Italia e immesso sul mercato come olio di oliva o peggio come extravergine.

In tanti diranno qual’é il problema se proviene dall’estero sempre olio di oliva é, non é proprio così perché per ottenere dell’extravergine di qualità bisogna rispettare alcuni criteri, come la raccolta nel periodo di giusta maturazione e la precoce molitura in modo che l’olio extravergine non superi lo 0,1 % di acidità oltre al rispetto delle norme igieniche molto più severe in Italia che in altri paesi Europei, oltre che le olive e l’olio da loro prodotto deve avere dei particolari flavor, esenti da difetti come muffa, riscaldo ecc. altrimenti e da considerarsi di scadente qualità in quanto perde il suo buon profumo e sapore gradevole di oliva fresca, indice dell’ottima qualità dell’olio.

Il problema é che in paesi come la Spagna, Grecia, Marocco ecc. si produce una grossa quantità di olio, più delle volte questi paesi badano alla produzione quantitativa e non qualitativa, sapendo che sarà esportato in altri paesi, tra questi troviamo l’Italia che per aumentare la quantità visto la crescente richiesta del mercato Italiano ed internazionale compra da queste nazioni dove costa tra i 25 e i 50 centesimi al litro per poi spacciarlo come Italiano a prezzi che variano da i 2,50 euro al litro ai 6-7,00 euro con un elevato margine di guadagno. In questo modo lo spacciano tramite vari mezzi illeciti come olio di qualità Italiano omettendo che é una miscela di oli comunitari o extracomunitari, oppure lo scrivono sull’etichetta nelle posizioni più nascoste e con caratteri microscopici difficilmente leggibile a occhio nudo.

Per questo prima di acquistare dell’olio extravergine di oliva in bottiglia bisogna guardare bene l’etichetta e comunque diffidate dei prezzi troppo bassi, visto che ai produttori Italiani un litro di olio gli viene a costare dai 3,50 euro ai 5,00 euro in base al luogo e metodo di produzione per questo non potranno mai venderlo a 2,50 euro al litro, in oltre da alcuni controlli fatti spesso sono proprio le grosse e famosi aziende Italiane con i loro prodotti esposti in bella vista sui bancali dei supermercati ad utilizzare oli miscelati dopo un opportuno trattamento per eliminare i difetti più evidenti, ma la qualità resta comunque scadente e non sempre idonei alla classificazione dichiarata.

domenica 15 agosto 2010

Attenti ai prodotti che costano troppo poco. Ricordate che dietro qualunque prodotto alimentare c'è il lavoro di anni di un contadino, le materie prime che lui deve acquistare, i costi di trasporto, di eventuale lavorazione del prodotto, commercializzazione etc... Diffidate dai prezzi troppo bassi.

L'olio non è standard. Alcune grosse aziende riescono a garantire ai propri consumatori dei prodotti più standard (e per questo apprezzati dal consumatore fedele che vuole trovare sempre lo stesso gusto) poiché selezionano e lavorano il prodotto al fine di ottenere un prodotti uguali presso tutti gli scaffali di tutti i supermercati. La produzione di un piccolo e singolo contadino è soggetta all'annata, alle condizioni climatiche e del terreno, e produrrà un olio che varierà di anno in anno. L'olio naturale non sarà mai standard ma permette la piena rintracciabilità del prodotto, di cui si riconoscerà l'azienda agricola di origine. Le varietà dell'ulivo, assieme alle condizioni climatiche ed alle procedure di coltivazione e raccolta determinano le caratteristiche organolettiche variabili di un olio.

Attenti sempre all'origine del prodotto. Chiedetevi da dove provenga e come sono stati portati avanti i processi di lavorazione. Nel caso dell'olio sapevate che l'olio prodotto all'estero (Tunisia, Spagna, Grecia, Turchia etc), può essere imbottigliato in Italia ed essere venduto come MADE IN ITALY? Nulla contro l'olio estero, ma vi siete chiesti se le rigide norme italiane sull'uso dei concimi e dei pesticidi (molti dei quali eliminati dal commercio in Italia), sulle norme di coltivazione, sulle norme di molitura, sulla conservazione siano valide e rispettate pure all'estero?

Leggete le etichette. Leggete sempre la composizione di ciò che state mangiando. Resterete sorpresi, spesso spiacevolmente.

Comprate prodotti naturali. Fatevi un giro nelle campagne attorno la vostra città. Cercate di conoscere un contadino di fiducia e comprare da lui direttamente i prodotti della terra. Non sorprendetevi se il prezzo sarà equivalente a quello del supermercato o superiore. Non sono prodotti d'importazione ed almeno avete avuto la possibilità di vederli ancora sull'albero o di informarvi su come sono stati coltivati!

Siete ciò che mangiate. Risparmiate sugli alcolici, sulle sigarette, sui vestiti di marca, sull'olio per la vostra auto (che probabilmente trattate meglio di voi stessi), fate una telefonata al cellulare in meno... ma non risparmiate sulla qualità di ortaggi, frutta, verdura, condimenti. Non risparmiate sul cibo: scegliete qualità e roba genuina. La cosa più importante e di vitale importanza è la nutrizione del nostro corpo.

giovedì 1 aprile 2010

Per quanto riguarda le frodi legali, la più comune e quella dello spaccio di olio di oliva proveniente da altri stati come olio extravergine Italiano questo era dovuto dal fatto che per legge bastava una percentuale di olio Italiano per poter scrivere sull’etichetta che era olio di origine Italiana, quindi spesso si comprava olio di oliva convinti che fosse italiano mentre la più alta percentuale era straniero, in altri casi non veniva riportato l’origine visto che non era obbligatorio.

Ma dopo una dura lotta della coldiretti e dell’associazione consumatori con l’entrata in vigore del regolamento n°182 del 6 marzo 2009, il comitato di gestione dell’olio di oliva ha espresso parere favorevole a modificare il regolamento 1019/2002 che considerava facoltativa la provenienza dell’olio di oliva sull’etichetta, con questa modifica viene resa obbligatoria l’indicazione del luogo di origine dell’olio di oliva.

Questa modifica al regolamento CEE, serve per tutelare sia i produttori che i consumatori che possono verificare sull’etichetta l’origine dell’olio acquistato in modo da non essere truffati sulla reale provenienza che spesso e legata ad una diversa qualità dell’olio di oliva posta in commercio.

A questo punto il consumatore deve fare attenzione all’origine di provenienza dell’olio che sta per acquistare, visto che le norme in Italia sono molto precise e severe sulla classificazione dell’olio extra vergine di oliva diversamente da altri paesi comunitari e non.

mercoledì 31 marzo 2010

Il principe della cucina e della dieta mediterranea l’ottimo olio extravergine di oliva Italiano, il più rinomato e ricercato nel mondo, questa sua fama lo rende, come tanti altri ottimi prodotti agroalimentari Italiani, vittima di falsificazione e sofisticazioni.

Oramai con il sempre crescere del consumo di olio extravergine di oliva si sente sempre più frequentemente parlare di frodi tra le tante forme più o meno fantasiose di frodi dovuta alla sempre crescente richiesta ed al suo valore economico, tra le più frequenti troviamo le seguenti:

  • L’utilizza dell'olio d'oliva miscelato all'olio "lampante" importato dall’estero (Spagna, Grecia, Tunisia, Turchia, Siria) che grazie a semplici tecniche termiche e fisiche,  in grado di eliminare da questo olio, odori e acidità, per poi essere miscelato con extravergine italiano, etichettati e messi in commercio come "olio d'oliva italiano";
  • L’utilizza di miscele di olio d'oliva lampante rettificato e di olio di sansa rettificato, a piccole percentuali di olio extravergine Italiano per poi essere  venduto spacciandolo per "olio d'oliva extravergine italiano";
  • L’utilizzo delle miscele a base di olio di nocciola; con una composizione chimica ed organolettica molto simile a quella dell'olio d'oliva e per questo particolarmente adatto alla sofisticazione. Naturalmente anche in questo caso viene spacciato come 100% olio di oliva.
lunedì 15 marzo 2010

L’olio extravergine di oliva è il più pregiato degli oli vegetali per uso alimentare, per questo motivo e anche l’olio principalmente oggetto di contraffazione,tra le ultime truffe ricorrenti lo spaccio di olio di provenienza da altri stati europei ed addirittura extra europei come la Cina dove il controllo della qualità non avviene come in Italia, questo olio di qualità molto scadente per diversi motivi dal non rispetto delle giuste fasi di lavorazione come un’attesa lunga  delle olive prima della molitura, olive troppo mature se non ammuffite, ma vi sono molteplici altri motivi perché questo olio perde tutte le caratteristiche del buon olio di oliva, ma per la legislazione  basta che questo olio venga miscelato con una piccola quantità di olio extravergine Italiano per farlo risultare come prodotto in Italia, con la conseguente vendita al pubblico di olio extravergine di oliva di scarsissima qualità, venduto al prezzo dell’olio pregiato, mentre oltre allo scarso valore  economico, anche le caratteristiche qualitative ed organolettiche sono di gran lunga più scarse dell’originale olio extravergine di oliva di origine Italiana, per questo bisogna sempre fare attenzione quando si acquista dell’olio extravergine di oliva.

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